Lezione 1 – Inquadramento storico ed epistemologico dell’Omeopatia
(Durata del filmato 47′ 03″)
RIASSUNTO DELLA LEZIONE
(A cura della Dr.ssa Giulia Guerrieri)
L’epistemologia è la scienza che studia l’evoluzione del pensiero scientifico e filosofico e l’omeopatia, se non viene inserita correttamente in un contesto, va incontro a delle degenerazioni.
Hahnemann si colloca nel 1700 quando la medicina subisce una grossa evoluzione. Nel settecento europeo si scontrano due concetti: l’animismo di Stahl, medico tedesco per cui l’anima pervade completamente il corpo e agisce a tutti i livelli in risposta alla stimolazione dell’ambiente e il razionalismo, soprattutto di origine francese, legato agli enciclopedici, individuato in medicina con La Mettrie con la sua opera più importante L’”Homme Machine”, per cui nell’uomo agisce un’unica causalità, quella della materia, liberandosi da concezioni metafisiche e religiose (N. Abbagnano. Storia della Filosofia). Tra queste due contrapposte concezioni emerge una idea intermedia, il vitalismo che trova la sede nell’università di Montpellier. Vitalismo: Termine apparso verso la fine del 18° sec. per indicare il tratto distintivo della dottrina fisiologica di Paul Joseph Barthez e di altri medici della scuola di Montpellier. Esso è usato dalla storiografia filosofica per caratterizzare una concezione del vivente che, al di là di possibili varianti, presenta due elementi ricorrenti: (1) il richiamo alla specificità e alla differenza dei fenomeni vitali rispetto ai fenomeni dei corpi inanimati; (2) la tesi secondo la quale la costruzione regolare, la struttura organizzata e l’integrazione delle parti e delle funzioni riscontrabili nell’essere vivente derivano da un principio di attività che non è riconducibile alla materia (treccani- dizionario di filosofia).
Allora muoveva i primi passi la medicina scientifica, con il patologo Morgagni, ma bisogna attendere ancora un secolo prima delle conoscenze di microbiologia introdotte da Pasteur. Non c’era ancora l’idea infettiva delle malattie e la parola “psora”, che per noi è sedimentata in psoriasi, ricorre molto spesso nel gergo di Hahnemann, a indicare qualsiasi eruzione cutanea.
In quel periodo erano molto diffuse le malattie dei genitali, veneree; l’aspettative di vita era 27 anni e la mortalità infantile era del 40- 45%; Hahnemann stesso ha perso 7 dei suoi 12 per cause infettive.
In questo contesto di inadeguatezza della medicina, il medico tedesco entra in crisi e sviluppa un’idea nuova della medicina che gli comporta 12- 15 anni di migrazioni, di privazioni per sé e per i figli.
Sposa il vitalismo di Montpellier e all’inizio del 1800 si re immette nell’accademia a Lipsia per un breve periodo.
Nel frattempo ha già molti allievi, con i quali si sviluppa la problematica della raccolta dei sintomi. Fino alle “Malattie croniche” del 1828, non voleva mescolare i sintomi che aveva raccolto lui con quelli degli allievi ma, in seguito alla diatriba, pubblica il testo “Malattie croniche” senza referenze sui sintomi.
Hahnemann muore nel 1843 dopo aver raggiunto il successo e non si parla più di omeopatia per 20 anni, nei quali anni la moglie custodisce gelosamente tutti i suoi appunti.
Si iniziano ad interessare di omeopatia e del metodo di Hahnemann, nel 1870, due medici, l’inglese Huges e l’americano Allen, ricominciando proprio dalle sperimentazioni e realizzando una delle sperimentazioni più complete.
Timothy Field Allen comincia con il “saggio su nuovo principio per scoprire le virtù curative delle sostanze medicinali” in cui si enuncia che mentre la legge dei contrari dice che una malattia viene trattata con un farmaco che smorza i sintomi, nella legge dei simili si cura con lo stesso principio che sviluppa i sintomi che si stanno manifestando.
La legge dei simili era già conosciuta già nell’antichità; nella tradizione si tramanda che il tallone di Achille fosse curato con polvere di metallo. Il similia similibus curentur non è citazione di Hahnemann ma lui riesce a trovare la chiave di apertura del meccanismo omeopatico.
Nell’introduzione del testo di Allen c’è la spiegazione della sperimentazione: “lo studio degli effetti positivi dei farmaci sull’organismo umano in salute è ora universalmente riconosciuto essere il dovere di ogni studente di medicina e fornire una completa e accurata registrazione di questi effetti (anatomia patologia esclusa), è lo scopo di questo lavoro. Non perché non si possano ottenere (le modificazioni anatomo-patologiche, ndr) ma perché ci vuole troppo tempo ad ottenerle”.
Registrare sintomi positivi significa che partendo da un organismo con sintomi zero, la somministrazione di una sostanza fa comparire sintomi 1, 2, 3. Quando trovi quei sintomi su un organismo malato l’assunzione di quel rimedio farà regredire i sintomi da 3 vanno a 2, 1, -1. L’organismo in buona salute è un trasduttore. Per la legge dei simili lo uso per curare una malattie.
Il medico inoltre riporta questi effetti solo per le malattie funzionali, perché la lesione non la ottieni con la sperimentazione omeopatica ma devi ripetere per lungo tempo la somministrazione, come Hering che è morto sperimentando e descrivendo il veleno di lachesis. Quando raccolgo i sintomi noto un cambiamento di sentire, di essere generale di una persona.
Se per esempio l’esposizione di un organismo ad un’ intossicazione acuta di fosforus produce qualche dolore, quella cronica a cui erano sottoposti per esempio i lavoratori dello scorso secolo nelle fabbriche di fiammiferi scatena epatiti, carie ossee, lesioni ossee alla tibia, fegato in degenerazione grassa.
Altro esempio è nux vomica, uno dei veleni che Mitridate prendeva tutti i giorni (stricnina 90% e brucina10%, nella ignatia è il contrario). Il sintomo di più grande valore di nux vomica è l’abuso di farmaci e di solito è il rimedio dei medici arrabbiati. La stricnina è un antagonista dei recettori della glicina, inibenti, quindi è un farmaco convulsivante ed è un grosso induttore enzimatico epatico. Dopo un pranzo pesante, per favorire la digestione puoi prescrivere a tutti nux vomica 5ch, ma questa non è omeopatia, è omeopatia allopatizzata.
Questo metodo descritto da Allen è quello che hanno utilizzato gli omeopati per eseguire le sperimentazione che sono alla base della Materia Medica.
Su queste registrazioni vengono riportati sintomi di intossicazione raccolti dalla medicina dell’epoca ma i sintomi più veri, più interessanti di omeopatia, che ti indicano i quadri dove fai le prescrizioni li trovi nella sperimentazione omeopatica: il desiderio della birra nei kalium bichromicum a cui gli piace la birra perché stanno meglio. Oppure la donna che usava un profumo a base di vaniglia: leggendo i sintomi che mi descrive si ritrova vanillinum. E lei usava quel profumo che la faceva stare meglio.
Le fonti di Materia Medica sono quindi: la fonte tossicologica, la sperimentazione omeopatica propriamente detta o pura e la fonte della pratica clinica.
Conclude l’Allen nella introduzione: “Questi sintomi sono registrati come fatti, che, mentre l’interpretazione della loro azione fisiologica è certo che cambierà con l’avanzare della fisiologia, (per esempio la stricnina che interagisce con mediatori nervosi), essi resteranno sempre gli stessi e sono riletti e reinterpretati con crescente chiarezza e soddisfazione”.
L’omeopatia è una medicina sperimentale, di ricerca; per esempio Hahnemann ha fatto fare alla medicina un salto di 200 anni perché ha superato l’aspetto empiristico e il più razionalistico utilizzando semplicemente l’organismo come trasduttore di informazione e introduce anche il concetto di energia vitale, una struttura molto flessibile che viene pietrificata dalla malattia.
L’omeopatia la devi accettare come un empirismo superraffinato e nel tempo si sono sviluppati anche dei supporti di ricerca biologica a supporto.
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.