“A questo punto Goldacre fa nel suo libro una domanda, e propone una risposta:” (*)
“[I ricercatori]chiedevano all?EMA: perché gli interessi commerciali delle compagnie farmaceutiche dovrebbero prevalere sul benessere dei pazienti?
A quanto ho capito, la convinzione prevalente [delle autorità regolatrici] è che loro studiano tutti i dati e li usano per decidere se un farmaco deve andare sul mercato. E questo è sufficinete: non è necessario che medici e pazienti osservino i dati, perché l’autorità di controllo ha già fatto tutto il necessario.
Questo modo di ragionare non considera la differenza cruciale tra le decisioni prese dalle autorità di controllo e le decisioni prese dai medici. […]
Il semplice fatto che un farmaco sia ammesso alla prescrizione non significa che sia particolarmente buono, o il migliore. […]
Non basta che le autorità regolatrici affermino solennemente dia ver approvato un farmaco. Medici e pazienti hanno bisogno dei dati esattamente come le autorità di controllo.” (**)
(*) D. Coen, L’arte della probabilità. Certezze e incertezze della medicina, Raffaello Cortina Editore, Milano 2021.
(**) B. Goldacre. Bad Pharma, Fouth Estate, London 2013 (Effetti collaterali. Come le case farmaceutiche ingannano medici e pazienti, trad. it. Mondatori, Milano 2013)